Chi ha inventato il Cold Brew Coffee? Le prime tracce di una bevanda a base di caffè realizzata con acqua fredda sono state registrate a Kyoto, in Giappone. Sappiamo che i Giapponesi filtravano il caffè già nel XVI secolo. I chicchi devono essere approdati sulle coste nipponiche grazie ai mercanti olandesi, gli unici autorizzati a commerciare con il Giappone, che probabilmente li trasportavano sulle loro navi durante le traversate oceaniche.
Il caffè fatto a Kyoto non lascia i fondi di caffè immersi per ore, ma si estrae goccia a goccia, mentre i fondi di caffè filtrano ogni singola particella d’acqua. Questa preparazione dà vita a un procedimento tradizionale, strabiliante ed esteticamente ammirevole.
Tailandia, Vietnam, India: sono tanti i Paesi asiatici ad aver messo a punto la loro versione di questa bevanda fredda, basata generalmente sul metodo di estrazione del caffè a freddo o, a volte, realizzata a partire dal caffè solubile. Negli Stati Uniti, il Cold Brew Coffee si è affermato soltanto nell’ultimo decennio. Più di recente, nei bar e nelle caffetterie statunitensi hanno cominciato a comparire alcuni sistemi di estrazione a freddo che ricordano quelli che un tempo spopolavano a Kyoto.
Dietro questa nuova tendenza ci sono un paio di semplici motivi. Innanzitutto, la preparazione del Cold Brew Coffee è piuttosto pratica e richiede poche operazioni manuali, il che la rende perfetta per le caffetterie che la vogliono esporre come una forma d’arte. Inoltre, è un modo davvero creativo ed originale di creare un’esperienza di caffè piacevole ed elegante. E, dulcis in fundo, questa deliziosa bevanda al caffè sa esaltare meglio di molte altre le caratteristiche originali di un caffè monorigine!