L’espresso e il caffè filtrato seguono praticamente lo stesso concetto: per preparare entrambi, bisogna versare acqua calda su dei fondi di caffè. L’acqua passa attraverso tali fondi e un filtro, e finisce in un contenitore. Tuttavia, c’è una differenza sostanziale tra i due! Per via della gravità, invece che tramite spinta per pressione, la preparazione del caffè filtrato prevede che l’acqua semplicemente passi attraverso i fondi di caffè. È questo il motivo per cui il processo di estrazione è leggermente più lungo e fornisce un risultato diverso ma comunque incredibile.
Un’altra differenza tra i due metodi è che, per preparare un delizioso caffè filtrato, ti serviranno sicuramente più fondi di caffè e più acqua. Chiamato anche pour over o caffè filtro, quest’ultimo tende a estrarre meno acidità e ad accentuare maggiormente un sapore complesso. Ecco perché in molti scelgono questo tipo di preparazione per i caffè monorigine: il consumatore potrà assaporare davvero tutti gli aromi coinvolti. A differenza dell’espresso, la sua densità e stratificazione rende il caffè filtrato di alta qualità pulito e consistente, poiché più acqua si aggiunge e più oli e fragranze vengono assorbiti. Inoltre, a parte ridurre l’acidità, questo garantisce sorsi piacevoli e meno marcati.
Per concludere, come dichiarato da una ricerca norvegese, il caffè può essere in qualche modo considerato una bevanda salutare, ancor più se preparato con il filtro. Secondo i ricercatori, bere caffè filtrato diminuirebbe del 15% le possibilità di morte prematura per uomini e donne. Nel caso di caffè non filtrato, invece, la percentuale si abbasserebbe consistentemente.